"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

venerdì 9 settembre 2011

Alcune riflessioni sui prossimi Referendum elettorali

Sono stati presentati tre testi abrogativi dell'attuale legge elettorale, definita "porcata" dal suo estensore, dimostrando, con questo lapidario giudizio, di aver lavorato su mandato di altri.

Illuminante, a questo riguardo, la seguente dichiarazione di Domenico Nania:

Mirabello, 10 lug. (Adnkronos) – “Il referendum sul ‘porcellum’ ci sarà. E senza una riforma che lo metta da parte qualificando per quello che è stato cioè una legge figlia dell’emergenza e che il centrodestra ha preso in prestito dal centrosinistra che governa la Toscana, un’ondata popolare di ben oltre il 90% ci travolgerà”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Domenico Nania, dal palco della Festa della libertà di Mirabello.

Le tre diverse formulazioni sono presentate da due differenti comitati di cui è stata invano tentata l'unificazione nel mese di luglio, questo fatto dovrebbe invitare a riflettere prima di apporre una firma ... leggete qui di seguito il messaggio integrale di Stefano Passigli, promotore di uno dei due comitati:

A tutte le Associazioni, Comitati e singoli cittadini
sostenitori del referendum per l’abrogazione del
premio di maggioranza e delle liste bloccate
29 Agosto 2011

Cari Amici,

nel mio messaggio di fine luglio a fronte del possibile lancio di un secondo referendum inteso a far rivivere il Mattarellum, Vi avevo indicato l’opportunità di non dividere le opposizioni in questo momento così difficile per la vita del Paese, in cui era auspicabile che il governo cadesse e si potesse andare o a un governo istituzionale che facesse una manovra equa ed efficace ed affrontasse il varo di una nuova legge elettorale, o ad elezioni anticipate che avrebbero comunque vanificato il nostro referendum. In un incontro il 27 luglio tra alcuni dei membri del nostro comitato promotore e Veltroni, Castagnetti e Parisi, fu concordato di fermare definitivamente entrambi i referendum. Questo accordo non è stato rispettato dalla nostra controparte che si era nel frattempo accordata con Di Pietro e Vendola. Poiché il nostro giudizio su di un ritorno alla legge Mattarella è radicalmente negativo non risolvendo né il problema delle liste bloccate (i candidati nei collegi sono pur sempre scelti dalle segreterie di partito) né di evitare che il Collegio uninominale a turno unico della Mattarella produca gli stessi effetti del Premio di maggioranza (e cioè coalizioni troppo ampie e disomogenee incapaci di governare), siamo oggi costretti a riprendere la campagna di raccolta delle firme. Vi invitiamo perciò a:
1) chiarire in ogni possibile circostanza che il nostro referendum è il solo che verrà sicuramente ammesso dalla Corte Costituzionale, e quindi il solo strumento in grado di abolire il Porcellum;
2) chiarire che il secondo referendum conserva, sia pur in forma parzialmente attenuata, i difetti del Porcellum;
3) chiedere ai partiti di ospitare un tavolo per la raccolta delle firme sul nostro referendum;
4) attivarsi per far firmare presso i comuni i cittadini chiarendo loro che devono sostenere il nostro referendum (moduli arrivati all’inizio di luglio) e non firmare quello avversario (moduli arrivati solo in questi giorni);

E’ vero che abbiamo perso molto tempo nell’ingenua fiducia che anche i sostenitori dell’altro referendum condividessero il nostro senso di responsabilità e rispettassero il patto concordato, adesso però è importante fare ogni tentativo per raggiungere il nostro obiettivo, e per impedire che i promotori del secondo referendum abbiano un effimero successo che verrebbe comunque cancellato dalla decisione della Corte Costituzionale di considerare inammissibile il loro referendum. Il vero obiettivo dei Veltroni, Parisi, Di Pietro, Vendola, etc. è politico: far sì che i partiti rimangano i soli depositari della scelta degli eletti, salvaguardando così la loro rendita di posizione e i loro personali destini. Vi è un secondo scopo politico, quello di mantenere l’attuale falso bipolarismo che rischia di continuare a favorire il centro-destra. In tutta Europa, invece (eccezion fatta per l’Inghilterra, in cui il maggioritario ha però prodotto un sistema tripolare; e per la Francia che però è sostanzialmente un sistema presidenziale), il bipolarismo si accompagna a leggi elettorali proporzionali e viene assicurato attraverso una loro correzione basata sull’ampiezza dei collegi (Spagna), su clausole costituzionali (la sfiducia costruttiva tedesca) o apposite soglie di sbarramento. Per le ragioni su esposte Vi prego di fare ancora uno sforzo per raccogliere firme, di confermarmi la Vostra adesione al costituendo “Movimento per la riforma elettorale” ; ed infine, di farmi conoscere la situazione nella Vostra città.

A tutti un grazie per quanto sinora fatto e un cordiale saluto.

Stefano Passigli

Quanto alla dichiarazione di Romani Prodi:

(ANSA) – ROMA, 10 LUG – ‘Certo che sono d’accordo con ogni iniziativa che in Parlamento e fuori ci consenta di riprendere il cammino interrotto. Tornare cioè ad un sistema maggioritario e bipolare’. Lo dice, in un colloquio con l’ANSA, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, con riferimento al referendum promosso da alcuni esponenti del Pd, tra i quali Arturo Parisi, Walter Veltroni e Pierluigi Castagnetti, per modificare l’attuale legge elettorale.
‘Come vado ripetendo da tempo abbiamo bisogno di governi stabili, legittimati dal voto dei cittadini e di un Parlamento realmente legato ai territori e agli elettori’, sottolinea Prodi. ‘Considero centrale la legge elettorale e credo che l’Italia per risolvere i suoi problemi abbia bisogno del bipolarismo e del maggioritario’, conclude l’ex presidente del Consiglio.

io penso che la soluzione del nodo politico italiano stia nel riuscire a restituire dignità e autorevolezza all'impegno politico.
 
Per ottenere questo non basta dedicarsi alla riforma delle Istituzioni e del sistema elettorale: proporzionale, uninominale, bipolarismo, premierato, erano tutti finalizzati a prendere o mantenere il potere.

Il nodo da sciogliere è ben espresso nelle parole ferragostane di Antonio M. Baggio:

Roma, 12 ago. (Adnkronos) – L’attuale legge elettorale ‘esprime la situazione di debolezza della politica, perché tutte queste varie facce che sta assumendo la crisi sottolineano la difficoltà da parte del politico, è un mestiere difficile, di prendere i provvedimenti giusti. L’attuale legge elettorale è una forma di tutela che consente a pochi centri privati, perché tali sono i partiti, di decidere chi va in Parlamento’. Lo sottolinea il prof. Antonio Maria Baggio, politologo, docente di Filosofia Politica presso Istituto Universitario Sophia di Loppiano (Fi) fondato da Chiara Lubich, in un’intervista alla Radio Vaticana.
‘Quindi sono dei privati che decidono la composizione del potere legislativo. Questa è una stortura grave della democrazia che toglie sovranità ai cittadini. Ma ci dice, ci dà una spiegazione della debolezza politica attuale. E’ un ceto che si sta difendendo. E quando non si è più classe dirigente, ma si è ceto, la tendenza è quella di prendere accordi con altri ceti. Ecco perché -continua- le varie corporazioni hanno un peso così forte. Perché parlano da pari a pari con la politica’.
‘Sono i diversi interessi corporativi che tendono a scrivere l’agenda della politica. La legge elettorale non fa altro che esprimere ciò. Quindi cambiare la legge elettorale, ma ci vuole una grande azione per promuovere un nuovo patto di unità nazionale con la garanzia che tutti quelli che oggi faranno questi sacrifici ne condivideranno i frutti in futuro. E per fare questo patto, nel quale i cattolici possono essere protagonisti, bisogna mettere mano a riforme profonde’.

Un nuovo patto di unità nazionale ... vedete qualcuno in giro che si sta muovendo nella direzione dell'unità?
Di questo ci sarebbe bisogno, ma gli attuali partiti si strutturano sulla divisione, sia essa bipolare (dx <=> sx), tripolare (dx <=> centro <=> sx), quadripolare (dx <=> lega <=> centro <=> sx), pentapolare (dx <=> lega <=> centro <=> sx <=> estrema sx) ... inutile continuare!

Termino con le parole illuminanti di un grande democratico del secolo passato, Jacques Maritain, parole di un'attualità a dir poco sconvolgente:

"I governanti essendo stati fatti vicari del popolo ed essendo la sua immagine, sono investiti per partecipazione - nei limiti dei loro poteri - di quella stessa autorità e di quello stesso diritto di governare che sono per essenza del popolo. Essi non sono i semplici strumenti di una mitica volontà generale; sono i veri governanti del popolo; devono prendere le loro decisioni conformemente alle leggi di quello specifico ramo dell'etica che è l'etica politica, al giudizio della loro virtù ..."
da "L'uomo e lo Stato" di J. Maritain

E Vittorio Possenti commenta:

"Ora i governanti sono un'immagine viva, responsabile e attiva del popolo, non già un'immagine sfuocata e smorta; sono persone dotate di libertà e responsabilità, che in quanto tali debbono esercitare l'autorità loro delegata."
da "L'AZIONE UMANA - morale, politica e Stato in Jacques Maritain" di V. Possenti

In conclusione possiamo dire che il parlamento ha da essere

un'autentica immagine della volontà popolare

e, perché ciò sia, è necessario e sufficiente che, nella sua globalità,

rispecchi nelle sue reali proporzioni
la composizione dell'elettorato attivo

e, nelle sue personalità individuali,

sia composto da esperti politici di specchiata moralità
e fedeltà ai valori repubblicani.

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